• Medientyp: E-Artikel
  • Titel: Σενέκα οὐσία: considerazioni circa la formazione della proprietà di Seneca in Egitto (e la datazione del soggiorno senecano nella provincia)
  • Beteiligte: Arpaia, Anna
  • Erschienen: Walter de Gruyter GmbH, 2024
  • Erschienen in: Klio, 106 (2024) 1, Seite 257-272
  • Sprache: Englisch
  • DOI: 10.1515/klio-2023-0019
  • ISSN: 2192-7669; 0075-6334
  • Entstehung:
  • Anmerkungen:
  • Beschreibung: Riassunto Un indice delle fonti papirologiche relative alle proprietà possedute da Seneca il Giovane in Egitto è già stato fornito da Parássoglou<fnote> Parássoglou 1978, 24.</fnote>, ad eccezione di un testo, ivi citato ma pubblicato e integrato successivamente. Quest’ultimo è particolarmente rilevante tra le fonti, e sarà qui analizzato contestualmente (SB XVI 12383<fnote> TM 16229 (= C. Pap. Gr. II 8 = SB XIV 11336 = CdÉ 55 [1980], p. 272).</fnote>). Alcuni nuovi dati di carattere cronologico, in particolare la rivista datazione del medesimo papiro, consentono di presentare una nuova ipotesi in merito ai tempi di formazione dei beni senecani (senz’altro prima del 55 d.C.); si sostiene la possibilità dell’acquisizione di proprietà in Egitto in data precedente alle presunte donazioni di Nerone, e si pongono in risalto gli elementi a favore di un interesse precoce per possedimenti locali, ovvero il soggiorno alessandrino e la produzione di un’opera giovanile – perduta – in tema di geografia e riti egiziani. Inoltre, si annovera la discussa datazione della prefettura d’Egitto dello zio di Seneca, Gaius Galerius, a favore di una ricollocazione cronologica del medesimo soggiorno di Seneca adolescente nella provincia, eventualmente più lungo di quanto precedentemente affermato, ovvero ante 19 d.C. – e/o comunque anteriore alla data di arrivo convenzionalmente accettata (21 d.C.) – e fino al 27 d.C. L’appendice si incentra sulla natura dei documenti più antichi relativi alla Σενέκα οὐσία (Σενεκανὴ οὐσία per i documenti post mortem<fnote> L’uso di un aggettivo riferito all’οὐσία, ottenuto dal nome proprio mediante l’aggiunta del suffisso latino -ianus o -iana, in alternativa alla forma con πρότερον, è una modalità comune per definire un grande bene fondiario mediante un proprietario noto, precedente o originario, e vale dunque da segno distintivo o di riconoscimento (la forma Σενεκ(ι)ανὴ οὐσία è la più diffusa nei papiri, per la datazione della maggioranza delle fonti successivamente alla morte di Seneca).</fnote>), che siano coevi o di poco successivi alla morte di Seneca, e sull’inquadramento e la natura amministrativa del ruolo di ‘appaltatore’ (μισθωτής) di Tiberius Claudius Theon, incaricato della gestione complessiva delle proprietà di Seneca in Egitto, o quantomeno dei fondi ubicati nella circoscrizione dell’Ossirinchite.