Beschreibung:
Il numero degli interventi e la varietà dei collaboratori, che comprendono molti dei principali intellettuali ed esponenti del partito, testimoniano un'elevata attenzione per l'evento conciliare. Accolto con scetticismo, esso viene rivalutato parallelamente al pontificato roncalliano, soprattutto per le prospettive aperte sul piano del dialogo fra Chiesa e mondo contemporaneo. Dopo una fase di attese persino eccessive, l'impressione di una «svolta diplomatica» impressa al Concilio da Paolo VI, darà luogo a considerazioni più critiche. Tuttavia, nel complesso il Vaticano II sembra rappresentare per il comunismo italiano un fattore rilevante, sebbene non esclusivo, di riqualificazione del modo di rapportarsi alla Chiesa come istituzione, al mondo cattolico come realtà organizzata ed anche, per certi aspetti, al cattolicesimo come religione dottrinalmente strutturata. Resta comunque l'impressione del limite di una lettura politica, ο meglio, di uno iato fra la cultura dei commentatori comunisti, le loro categorie di giudizio e i meccanismi profondi dell'assemblea ecclesiastica, che appaiono, per altro, difficilmente penetrabili a tutta la cultura « laica » circostante.